Implantologia e Parodotontite: Come Raggiungere il Successo Implantare

Implantologia e parodontite: Come raggiungere il successo implantare

L’implantologia e la parodontite sono due temi strettamente collegati nel mondo della salute orale. Chi soffre di parodontite, infatti, può trovarsi nella situazione di dover ricorrere a soluzioni protesiche o implantari per recuperare la funzionalità e l’estetica del sorriso, a causa della grave atrofia ossea causata dalla malattia. Questo scenario richiede un approccio altamente personalizzato e sicuro, poiché i pazienti affetti da parodontite spesso presentano una quantità di osso insufficiente per gli impianti dentali tradizionali.

Come agisce la parodontite e come riconoscerla per tempo

La parodontite, nota anche come piorrea, è un’infiammazione cronica che colpisce il parodonto, l’insieme dei tessuti che sostengono i denti. Si sviluppa solitamente a partire da una gengivite non trattata e si diffonde progressivamente ai tessuti più profondi. Se non si interviene tempestivamente, può causare danni permanenti, inclusa la perdita dei denti. I segni tipici della parodontite includono:

– Gengive arrossate e gonfie
– Sanguinamento durante lo spazzolamento
– Recessione gengivale, con i denti che sembrano più lunghi
– Sensibilità dentale
– Mobilità dei denti

Un intervento precoce è fondamentale per evitare che la situazione degeneri. Le prime fasi della malattia sono trattabili e con cure adeguate è possibile stabilizzare o addirittura risolvere il problema. Tuttavia, se non trattata, la parodontite può portare a una riduzione della densità e del volume osseo, rendendo i denti sempre più instabili e soggetti a estrazione.

Implantologia avanzata per pazienti con parodontite

Quando la parodontite ha causato una grave atrofia ossea, è fondamentale evitare soluzioni implantari standard, poiché il rischio di fallimento implantare aumenta considerevolmente. I pazienti che hanno subito una perdita ossea richiedono un approccio avanzato, come l’implantologia a carico immediato o tecniche rigenerative, che consentono di ripristinare la funzionalità orale in modo efficace.

Uno dei fattori più critici nel successo dell’implantologia per questi pazienti è la qualità dell’osso residuo. Prima di procedere con l’inserimento degli impianti, è necessario risolvere l’infiammazione gengivale in corso e valutare attentamente lo stato dell’osso tramite radiografie e TAC. Se la quantità di osso non è sufficiente, potrebbe essere necessario un innesto osseo o l’utilizzo di tecniche alternative come il protocollo **EAGLEGRID**.

EAGLEGRID: una soluzione innovativa per l’implantologia in casi complessi

Per i pazienti che presentano una perdita ossea significativa, il protocollo **EAGLEGRID** rappresenta una soluzione sicura e all’avanguardia. Questa tecnica prevede l’utilizzo di una griglia in titanio altamente biocompatibile, che si appoggia direttamente sull’osso mandibolare o mascellare, permettendo di superare le difficoltà causate dalla scarsa quantità di osso naturale.

Il titanio è un materiale ben tollerato dall’organismo e garantisce una forte stabilità all’impianto, riducendo al minimo il rischio di complicanze post-operatorie. Il protocollo **EAGLEGRID** è stato sviluppato per pazienti complessi, poiché offre un workflow personalizzato in base alle condizioni specifiche di ciascun individuo. La griglia in titanio viene progettata su misura, garantendo una perfetta aderenza all’anatomia del paziente e una distribuzione uniforme delle forze masticatorie, migliorando così la longevità dell’impianto.

L’importanza della cura post-operatoria

Il successo implantare nei pazienti affetti da parodontite dipende non solo dalla qualità del trattamento, ma anche dal rispetto rigoroso delle istruzioni post-operatorie. Una corretta igiene orale è essenziale per prevenire la formazione di infezioni attorno agli impianti. Dopo l’intervento, il paziente dovrà seguire una routine di pulizia precisa, che includa l’uso di scovolini interdentali, filo interdentale e collutori specifici. Le visite di controllo periodiche con il proprio odontoiatra sono altrettanto cruciali per monitorare la guarigione e intervenire tempestivamente in caso di problematiche.

Domande frequenti

La parodontite può essere curata definitivamente?

Sì, se diagnosticata nelle fasi iniziali, la parodontite può essere trattata con successo. Tuttavia, nei casi avanzati, il danno osseo è irreversibile, ma è possibile gestire la malattia e prevenire ulteriori peggioramenti.

È possibile inserire impianti in presenza di parodontite?

Prima di ricorrere all’implantologia, la parodontite deve essere trattata e stabilizzata. In molti casi, dopo la risoluzione dell’infezione, si può procedere con impianti avanzati.

Quanto tempo richiede il processo di guarigione dopo un impianto?

Il tempo di guarigione varia da paziente a paziente, ma in media può richiedere da 3 a 6 mesi. È importante seguire con attenzione le indicazioni del dentista per garantire una corretta guarigione.

Scopri EAGLEGRID

L’implantologia in pazienti affetti da parodontite richiede un approccio specializzato e l’utilizzo di tecniche avanzate come il protocollo EAGLEGRID, che offre una soluzione sicura e duratura. Contattaci per maggiori informazioni su come possiamo aiutarti a ritrovare il sorriso e il benessere orale che meriti.

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