Ci sono diverse opzioni per la ricostruzione dei denti, la cui scelta dipende largamente dalle loro condizioni.
Quando la ricostruzione non è possibile o mancano proprio i denti, si ricorre ad impianti dentali con poco osso.
In altre parole, in base alla gravità della situazione di un paziente, si possono adottare soluzioni diverse per dare conforto e ripristinare una sana dentatura.
Differenti gradi di intervento offrono una soluzione efficace al problema, dalla ricostruzione del dente all’impianto in base alle necessità.
Cosa si intende per ricostruzione del dente
La ricostruzione del dente si riferisce a un intervento odontoiatrico volto a ripristinare la forma, la funzionalità e l’estetica di un dente danneggiato o compromesso. Questo tipo di trattamento è necessario in diversi casi, come quando il dente è stato lesionato da carie, traumi, fratture o usura. L’obiettivo della ricostruzione è quello di restituire al paziente un sorriso naturale e una corretta funzionalità masticatoria, prevenendo ulteriori complicazioni.
Esistono diverse tecniche di ricostruzione, che variano in base all’entità del danno. Vediamo in breve di cosa si tratta e come si procede per ogni soluzione specifica.
Ricostruzione denti e simili
Otturazione
L’otturazione è sicuramente uno dei metodi di ricostruzione dentale più popolare ed è ampiamente utilizzato. L’otturazione è preceduta dalla pulizia della parte dentale danneggiata e dalla rimozione di eventuali carie, in modo da rendere una cavità omogenea la parte da ricostruire.
La cavità poi sarà riempita con un materiale composito in grado di sigillare e igienizzare la cavità, con un risultato esteticamente perfetto. In questo modo il dente ritorna alla sua normalità e così anche la masticazione, evitando una probabile espansione del danno e carie sottostanti.
Ricostruzione
La ricostruzione può essere fatta nei casi in cui i denti siano scheggiati o parzialmente danneggiati. Oppure in casi particolari si possono ricostruire i monconi su una radice ancora buona.
In questo modo con una tecnica ricostruttiva e usando materiali speciali, si realizza un moncone dove sarà poggiata una capsula sostituendo il dente danneggiato. Le capsule possono essere di tre tipologie: metallo-ceramica, disilicato di litio, zirconia.
Questa sintesi ci offre una panoramica per la ricostruzione denti, ma nei casi più gravi dove non c’è possibilità di recupero occorre adottare l’impianto; vediamo come.
Impianti dentali
L’impianto dentale si adotta quando il problema e il trauma sono gravi e non ci sono altre alternative, in quanto non vi sono porzioni di dente in buono stato su cui ricostruire o otturare.
In questi casi se in presenza di radice questa andrà rimossa, con un periodo di attesa per la formazione dell’osso e cicatrizzazione.
Il passaggio successivo sarà quello di impiantare una “radice” sostitutiva, ovvero una vite in titanio e relativo perno moncone da fissare all’osso.
La nuova radice costituirà la base di appoggio per la protesi o corona nel caso di un singolo dente.
Oggi è possibile inserire impianti dentali anche con poco osso, non è più necessario rinunciare al sorriso. Esistono infatti varie tecniche che vengono utilizzate in base alla quantità ed alla qualità di osso disponibile o alla sua assenza.
Nei casi di assenza di osso sufficiente disponibile si ricorre alla ricostruzione dell’osso o agli impianti EAGLEGRID.
La ricostruzione attraverso innesto osseo è più laboriosa, lunga e non sempre efficace, mentre gli impianti EAGLEGRID offrono una percentuale di successo più elevata.
Faccette dentali
In caso di danni estetici o minori fratture, le faccette dentali sono sottili lamine in ceramica che vengono applicate sulla superficie anteriore del dente per migliorarne l’aspetto e la funzionalità.
Corone dentali
Se il dente è gravemente compromesso ma la radice è ancora sana, si ricorre alla corona dentale. Questa è una “capsula” che copre interamente il dente naturale, proteggendolo e restituendogli forma e forza. Le corone possono essere realizzate in ceramica, metallo o una combinazione dei due materiali.
Quando è necessaria la ricostruzione del dente?
La ricostruzione del dente diventa necessaria quando un dente è:
- Danneggiato da carie profonde
- Fratturato a causa di traumi
- Usurato per bruxismo o altri fattori
- Soggetto a erosioni o abrasioni
Ricostruire un dente non solo ripristina la funzione masticatoria, ma protegge anche la struttura dentale rimanente, prevenendo ulteriori complicazioni e migliorando l’estetica del sorriso.
Quando è necessaria l’implantologia dentale?
L’implantologia dentale è necessaria quando uno o più denti sono stati persi o devono essere estratti e si desidera ripristinare la funzionalità e l’estetica del sorriso in modo permanente. Gli impianti dentali rappresentano una soluzione efficace e duratura per sostituire i denti mancanti, offrendo stabilità e un risultato naturale. Ecco alcune situazioni in cui l’implantologia è indicata:
Perdita di uno o più denti
La causa più comune per ricorrere all’implantologia è la perdita di uno o più denti dovuta a:
– Traumi: incidenti che provocano la frattura o la perdita del dente.
– Carie profonde: quando un dente è gravemente compromesso e non può essere salvato con altre tecniche.
– Malattia parodontale: la parodontite avanzata può portare alla perdita dei denti a causa del riassorbimento osseo e della mobilità dentale.
Sostituzione di denti singoli
L’implantologia dentale è una soluzione ottimale per sostituire un singolo dente senza dover coinvolgere i denti adiacenti, come avviene invece con i ponti dentali tradizionali. L’impianto viene inserito direttamente nell’osso mascellare o mandibolare, agendo come una radice artificiale su cui viene fissata una corona dentale personalizzata.
Sostituzione di più denti o arcata completa
Quando mancano più denti o addirittura un’intera arcata, l’implantologia consente di inserire più impianti che fungono da supporto per ponti o protesi fisse. In casi di perdita totale dei denti, si può ricorrere a tecniche come il **carico immediato**, che consente di applicare una protesi fissa in un solo intervento.
Difficoltà con protesi mobili
I pazienti che trovano scomode le protesi mobili possono beneficiare di impianti dentali, che offrono una soluzione più stabile e confortevole. Le protesi ancorate a impianti non si muovono durante la masticazione o il parlato, migliorando la qualità della vita.
Mantenimento della salute ossea
L’implantologia aiuta a preservare l’osso alveolare, che tende a riassorbirsi progressivamente in assenza di denti. La stimolazione fornita dall’impianto aiuta a mantenere il volume e la densità ossea, prevenendo il collasso del profilo facciale che spesso si verifica dopo la perdita dei denti.
Funzione masticatoria compromessa
Quando la mancanza di uno o più denti compromette la capacità di masticare correttamente, gli impianti dentali ripristinano la piena funzionalità masticatoria. Ciò migliora la digestione e la qualità della vita del paziente, riducendo il rischio di problemi alimentari.
Alternative alle protesi tradizionali
Le protesi tradizionali, sia mobili che parziali, possono risultare scomode, instabili o difficili da gestire. Gli impianti dentali offrono una soluzione fissa e duratura che non richiede adesivi o continue regolazioni.
Estetica del sorriso
La perdita di denti può avere un impatto negativo sull’estetica del sorriso e sull’autostima. Gli impianti dentali restituiscono un aspetto naturale e armonioso, con denti che appaiono identici a quelli naturali, migliorando anche l’estetica del viso, in particolare quando gli impianti prevengono il cedimento delle guance dovuto alla perdita ossea.
Quando non è indicata l’implantologia dentale?
In alcuni casi, l’implantologia potrebbe non essere immediatamente indicata, ad esempio:
– Quantità di osso insufficiente: senza una quantità adeguata di osso mascellare o mandibolare, potrebbe essere necessario un intervento di rigenerazione ossea o innesto.
– Malattie sistemiche: condizioni come il diabete non controllato o alcune patologie autoimmuni potrebbero aumentare il rischio di complicanze e richiedono un’attenta valutazione del medico.
– Fumo: i fumatori possono avere un rischio più elevato di fallimento dell’impianto, poiché il fumo compromette la guarigione delle ossa e dei tessuti.
L’implantologia dentale rappresenta quindi una soluzione versatile e sicura per la maggior parte dei pazienti che desiderano ripristinare il sorriso in modo stabile e duraturo.
Come scegliere tra ricostruzione denti e implantologia
Scegliere tra ricostruzione dentale e implantologia dipende da diversi fattori legati alle condizioni del dente, della salute orale complessiva e delle esigenze specifiche del paziente. Entrambe le opzioni offrono soluzioni efficaci per ripristinare la funzione e l’estetica del sorriso, ma sono indicate in situazioni diverse. Ecco alcune linee guida che possono aiutare a fare una scelta informata.
Quando optare per la ricostruzione dentale?
La ricostruzione dentale è indicata quando il dente naturale può ancora essere salvato e la sua radice è in buone condizioni. Le tecniche di ricostruzione includono otturazioni, intarsi, faccette o corone, e vengono utilizzate quando il dente è danneggiato ma ancora recuperabile.
Ecco i principali casi in cui la ricostruzione dentale è la scelta migliore:
1. Danneggiamento del dente ma radice ancora sana
Se il dente presenta carie, scheggiature o fratture, ma la radice è ancora integra, è preferibile intervenire con una ricostruzione piuttosto che estrarlo. La procedura di ricostruzione conserva la struttura naturale del dente.
2. Dente devitalizzato ma stabile
Dopo un trattamento di devitalizzazione, il dente può essere ricostruito con una corona o un’otturazione. La devitalizzazione elimina l’infezione, e la ricostruzione protegge la parte rimanente del dente, senza la necessità di un impianto.
3. Denti erosi o consumati
In presenza di usura dentale a causa di bruxismo (digrignamento dei denti), acidità o traumi, la ricostruzione può essere una soluzione per ripristinare l’aspetto e la funzione del dente senza estrarlo.
4. Estetica del sorriso
Se il danno al dente è limitato alla parte visibile e riguarda principalmente l’estetica (macchie, fratture minori o disallineamenti), le faccette dentali o intarsi sono un’ottima soluzione estetica, mantenendo il dente naturale.
Quando optare per l’implantologia
L’implantologia è necessaria quando un dente è perso o non può essere salvato e la sua rimozione è inevitabile. Gli impianti dentali sostituiscono completamente il dente mancante, dalla radice alla corona, offrendo una soluzione fissa e duratura.
Ecco quando considerare l’implantologia:
1. Dente mancante o non recuperabile
Se il dente è stato perso a causa di traumi, carie avanzata o malattie parodontali e non è possibile salvarlo, l’implantologia è la scelta migliore per sostituirlo. L’impianto dentale sostituisce il dente mancante senza influenzare quelli adiacenti.
2. Grave compromissione del dente
Quando la struttura del dente è talmente danneggiata da non poter essere ricostruita (ad esempio, frattura radicolare o estese infezioni radicolari), l’estrazione seguita da un impianto diventa la soluzione più sicura e affidabile.
3. Perdita di più denti
L’implantologia è particolarmente utile quando sono mancanti più denti. Anziché utilizzare ponti o protesi mobili, gli impianti possono sostituire interi gruppi di denti o anche un’intera arcata, garantendo stabilità e comfort.
4. Denti instabili a causa della parodontite
Nei pazienti affetti da malattia parodontale avanzata, la mobilità dei denti spesso rende impossibile il loro recupero. In questi casi, gli impianti dentali, dopo il trattamento della parodontite, rappresentano una soluzione sicura e stabile.
5. Difficoltà con protesi mobili
Se il paziente trova scomode le protesi mobili tradizionali, l’implantologia consente di avere una soluzione fissa e più confortevole, migliorando la funzionalità masticatoria e la qualità della vita.
Fattori da considerare per la scelta
Quando si valuta tra la ricostruzione dentale e l’implantologia, è importante prendere in considerazione alcuni fattori chiave:
1. Condizione del dente naturale
Se il dente può essere salvato con una ricostruzione, questa è generalmente preferibile. Tuttavia, se la radice è gravemente compromessa o il dente non può più sostenere una ricostruzione, l’impianto è la scelta più sicura.
2. Qualità e quantità dell’osso
Per inserire un impianto è necessaria una quantità adeguata di osso mascellare o mandibolare. In caso di perdita ossea, potrebbe essere necessario un innesto osseo prima dell’implantologia. Se l’osso è insufficiente e non è possibile rigenerarlo, altre opzioni potrebbero essere preferite.
3. Salute generale del paziente
Alcune condizioni mediche possono influenzare la scelta del trattamento. I pazienti con malattie sistemiche gravi o disturbi della guarigione ossea devono essere attentamente valutati prima di procedere con l’implantologia.
4. Costi e durata del trattamento
La ricostruzione dentale è generalmente meno costosa rispetto all’implantologia, soprattutto per piccoli danni. Tuttavia, se il dente è troppo compromesso, il rischio di dover ripetere trattamenti potrebbe rendere l’implantologia più conveniente a lungo termine.
Conclusione
La scelta tra ricostruzione dentale e implantologia dipende dalla condizione del dente, dalla presenza o meno di danni alla radice e dallo stato generale della bocca e dell’osso. È fondamentale consultarsi con il proprio dentista per una valutazione approfondita, in modo da scegliere il trattamento più appropriato, che garantisca non solo il miglior risultato estetico, ma anche una soluzione duratura e funzionale.